top of page

Cellule Senescenti: Amiche o Nemiche? Dr. Domenico Pratico', MD, FCPP

Il termine "senescenza" deriva dal latino "senex" (che significa "vecchio" o "anziano") e dal verbo "senescere" (che significa "invecchiare"), e si riferisce tipicamente al processo di invecchiamento o allo stato di vecchiaia.

A volte il termine "senescenza" viene usato in modo intercambiabile con "invecchiamento", tuttavia, sebbene entrambi si riferiscano al processo di invecchiamento, sono termini che indicano due diversi fenomeni.

L'invecchiamento è il progressivo deterioramento di un organismo nel tempo, che comprende il declino fisico e mentale.

La senescenza si riferisce a uno specifico processo cellulare in cui le cellule smettono di dividersi.

 

L'invecchiamento fa parte del ciclo della vita.
L'invecchiamento fa parte del ciclo della vita.

Fino agli anni '60 si credeva comunemente che, se tenute in coltura, le cellule potessero replicarsi continuamente. Tuttavia, due scienziati (Leonard Hayflick, e Paul Moorhead) hanno dimostrato che esiste un limite al numero di replicazioni e che, una volta raggiunto, le cellule entrano in una fase nota come "senescenza".


Tuttavia, per un certo periodo questo aspetto è stato considerato quasi un artefatto, poiché le cellule si trovavano in una provetta e che ciò non era possibile all'interno di un organismo vivente. Sorprendentemente, negli ultimi due decenni, numerosi studi hanno dimostrato che in effetti la "senescenza" si verifica anche all'interno di un organismo vivente.


Una cellula giovane e una vecchia.
Una cellula giovane e una vecchia.

Le cellule senescenti sono uniche in quanto smettono di moltiplicarsi ma non muoiono. Al contrario, rimangono dove sono e continuano a rilasciare sostanze chimiche che possono innescare una risposta infiammatoria che danneggia altre cellule sane vicine.

Diversi fattori possono innescare la senescenza, tar queste ricordiamo:

l'accorciamento dei cappucci protettivi sui cromosomi (noti anche come telomeri)

danni al DNA

radiazioni

stress ossidativo

 

Oggi sappiamo che la "senescenza" si verifica in qualsiasi tipo di cellula e in qualsiasi organo del nostro corpo e può avere ruoli sia fisiologici che patologici.

Fisiologicamente, è essenziale per l'embriogenesi e lo sviluppo, e costituisce una salvaguardia contro la tumorigenesi, impedendo la proliferazione di cellule danneggiate o difettose.


La senescenza cellulare puo' essere iniziata da diversi fattori interni e esterni.
La senescenza cellulare puo' essere iniziata da diversi fattori interni e esterni.

È importante notare che, quando si verifica, il nostro corpo utilizza meccanismi specifici per rimuovere queste cellule. Con l'età, il nostro corpo diventa meno efficiente nello svolgere questo importante compito e queste cellule si accumulano. Quando ciò accade, le cellule senescenti iniziano a secernere molecole infiammatorie che promuovono l'infiammazione cronica e il conseguente danno tessutale, che e' stato implicato in molteplici disturbi associati all'invecchiamento, come ia malattia di Alzheimer.

 

La senescenza cellulare può essere prevenuta e controllata attraverso interventi sullo stile di vita e approcci farmacologici. Queste strategie mirano a eliminare o inibire le cellule senescenti, promuovendo così la salute dei tessuti, riducendo l'infiammazione e migliorando il benessere generale.

 

Con l'avanzare dell'eta' spesso c'e' un progressivo accumulo di cellule senescenti che se non prontamente rimosse possono causare danni ai tessuti e organi in cui si trovano.
Con l'avanzare dell'eta' spesso c'e' un progressivo accumulo di cellule senescenti che se non prontamente rimosse possono causare danni ai tessuti e organi in cui si trovano.

Interventi sullo stile di vita

Esercizio fisico: attività fisica regolare, come corsa, camminata o jogging

Dieta: una dieta ricca di antiossidanti, vitamina D, proteine ​​e sostanze fitochimiche (come resveratrolo e quercetina)

Gestione dello stress

Un buon sonno

 

Approcci farmacologici e terapeutici

Senolitici:

Questi farmaci inducono selettivamente l'apoptosi (morte cellulare programmata) nelle cellule senescenti, rimuovendole dall'organismo. Alcuni esempi includono la combinazione di dasatinib e quercetina. Attualmente si stanno sviluppando farmaci chiamati senolitici che eliminano selettivamente le cellule senescenti, il che si è dimostrato promettente in modelli preclinici.Senomorfi:

Senomorfi:

Questi agenti mirano a sopprimere i fattori nocivi rilasciati dalle cellule senescenti in accumulo, noti come fenotipo secretorio associato alla senescenza.

Rapamicina. È stato dimostrato che questo farmaco riduce la senescenza e migliora la funzione immunitaria, prolungando la durata della salute nei modelli animali.

 

In generale, queste strategie agiscono riducendo i biomarcatori della senescenza, e i marcatori infiammatori aumentando al contempo proteine ​​benefiche come le sirtuine. Esse possono anche ripristinare l'omeostasi tissutale riducendo il carico di cellule senescenti e le loro secrezioni dannose e promuovendo il normale funzionamento di tessuti e organi.


In sintesi, le cellule senescenti possono essere presenti in un organismo vivente adulto e, se non rimosse tempestivamente, possono innescare reazioni pro-infiammatorie con conseguenti danni a tessuti o organi.

Sebbene siano necessari ulteriori studi per caratterizzare meglio questo processo, ci sono alcuni accorgimenti che possono essere adottati da chiunque per ridurre l'impatto negativo che l'accumulo di cellule senescenti può avere su un organismo.


Vorrei conculdere ricordandovi come sempre che non e' mai troppo presto non e' mai troppo tardi per adottare questi stili di vita contro l'accumulo di cellule senescenti e i loro effeti negativi sulla nostra salute.



Se sei interessato a leggere altri miei blog:

Foto del Dott. Domenico Pratico', MD, FCPP, che indossa un camice da laboratorio, autore del blog.
Dr. Domenico Pratico' , MD, FCPP

Il dott . Domenico Praticò è titolare della cattedra della Scott Richards North Star Charitable Foundation per la ricerca sull'Alzheimer e ricopre il ruolo di professore e fondatore dell'Alzheimer's Center presso Temple, nonché di professore di scienze neurali presso la Lewis Katz School of Medicine della Temple University .


Per maggiori informazioni sulla ricerca condotta dal Dott. Domenico Pratico , visita questo link .


Connettiti con il Dott. Domenico Pratico tramite LinkedIn , Facebook , Twitter , Medium .


Rimani aggiornato sul lavoro svolto presso il laboratorio del Dott. Domenico Pratico visitando il sito web del Pratico Lab .





 
 
 

Commenti


Laboratorio Pratico

L'area di ricerca del Pratico Lab è la farmacologia clinica, con particolare attenzione agli aspetti cellulari e molecolari della biologia ossidativa cellulare e un interesse particolare per le piccole molecole come i lipidi ossidati bioattivi.

Via Broad Nord 3500
MERB 660, Filadelfia, PA 19140, Stati Uniti

Seguici

  • LinkedIn
  • X
  • Instagram
  • Facebook

Thanks for submitting!

© 2023 di Pratico Lab . Tutti i diritti riservati.

bottom of page