Statistiche recenti rivelano che i tassi di ictus cerebrale tra i giovani adulti sono aumentati di oltre il 40% negli ultimi decenni. Nonostante questa tendenza allarmante, i giovani adulti sono generalmente meno propensi a riconoscere i classici sintomi dell'ictus. Questi sintomi includono intorpidimento del viso, delle braccia o delle gambe; difficoltà a parlare o a comprendere il linguaggio; vertigini o perdita di equilibrio; e problemi di vista in uno o entrambi gli occhi.
Sebbene le ragioni esatte dell'aumento degli ictus tra i giovani non siano del tutto chiare, diversi fattori possono offrire qualche spunto. Lesioni meccaniche che portano a rotture arteriose, disturbi genetici della coagulazione del sangue, infezioni e condizioni autoimmuni possono tutti contribuire all'ictus. Tuttavia, è fondamentale notare che gli stessi fattori di rischio che colpiscono gli anziani, come pressione alta, colesterolo alto e diabete, possono svolgere un ruolo anche negli adulti più giovani.
In termini di trattamento, i pazienti più giovani colpiti da ictus ricevono in genere le stesse cure degli individui più anziani. Al pronto soccorso, i medici stabiliscono innanzitutto se l'ictus è causato da un coagulo di sangue o da un'emorragia cerebrale. Se l'ictus è dovuto a un coagulo, i medici possono somministrare farmaci trombolitici o eseguire una procedura per rimuovere il coagulo.
La diagnosi della causa di un ictus in individui più giovani spesso comporta una storia medica personale e familiare dettagliata, un'ampia diagnostica per immagini e analisi del sangue per escludere fattori come difetti cardiaci o predisposizioni genetiche. La riabilitazione è un aspetto fondamentale del recupero e, a seconda del paziente, può comportare logopedia, terapia fisica e occupazionale. È anche importante affrontare eventuali effetti psicologici, poiché la depressione post-ictus è molto comune e richiede un trattamento tempestivo.
Controlli medici regolari sono essenziali per tutti, compresi i giovani adulti, per rilevare e gestire condizioni come pressione alta, diabete e colesterolo alto. Inoltre, negli USA si usa l'acronimo FAST per riconoscere i segni dell'ictus in modo rapido e quindi salvare la vita:
F (face, faccia), paresi facciale
A (arms, braccia), debolezza di braccia e gambe
S (speech, linguaggio), difficolta' nel linguaggio
T (time, tempo), chiamare subito i soccorsi
Riconoscere questi segnali e agire tempestivamente può fare la differenza significativa nell'esito dell'ictus cerebrale , indipendentemente dall'età .
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Il dott. Domenico Praticò è titolare della cattedra della Scott Richards North Star Charitable Foundation per la ricerca sull'Alzheimer ed è professore e direttore fondatore dell'Alzheimer's Center di Temple, nonché professore di scienze neurali presso la Lewis Katz School of Medicine della Temple University .
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